L’ispirazione proviene dai ricordi, ma la preparazione dalla fatica, dalle notti passate in cucina, dalla passione verace per un mestiere che ti chiede molto, e che non è detto possa un giorno ripagare i tuoi sforzi. Come nella vita, l’incontro è tutto, nord e sud, mare e montagna, il segreto sta nell’equilibrio.
Non mi sento un innovatore, vado in profondità perdendomi nei sapori della tradizione, cercando di riportarli alla luce in una nuova forma, nel rispetto del valore di ogni ingrediente.
Tra i capisaldi della mia cucina c’è sicuramente il limone, perché nella tradizione campana è tutto: un aroma, un dessert, un medicinale e un rinfrescante.
I migliori? Quelli della costiera amalfitana, dolci, succosi e dal profumo inconfondibile.
Una crema pasticcera senza buccia è come Milano senza il duomo
Chef non si nasce, si diventa. Ricordi, incontri, sapori: tutto quello che mi ha accompagnato durante il mio viaggio nel mondo della cucina. I primi passi li ho fatti con mia nonna, ammiravo la sua dedizione nella preparazione dei piatti della tradizione, come le candele alla genovese. Mi faceva spezzare le candele con le mani insieme a lei, che soddisfazione mangiare un piatto a cui avevo “contribuito”!
Lo ripropongo ancora oggi nel mio menù.